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Joy nel trasportino

  • Immagine del redattore: Christiane Horedt
    Christiane Horedt
  • 6 mar 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Far abituare Joy al trasportino era tanto impellente quanto abituarla al guinzaglio. Doveva partire con me entro pochi giorni, e in aereo!

(L'uso del trasportino è utile anche in altre situazioni perchè offre al cane una zona dove poter stare in pace e dove potersi riposare, lo aiuta a imparare a stare in uno spazio da solo e col tempo lo associa alla sua cuccia personale e quindi in viaggio avrà meno ansie perchè si sentirà al sicuro stando in un ambiente a lui ben conosciuto.)

Per fortuna le dimensioni di Joy mi permettevano di portarla con me in cabina, quasi tutte le compagnie aeree hanno un limite di peso per il trasporto del cane in cabina che va dai 7 ai 10 chili, trasportino incluso, a seconda della compagnia.

Joy pesa 2,2 kg e quindi non presenta problemi a riguardo. L'importante però era scegliere il trasportino giusto che non doveva superare certe misure in altezza e larghezza. A questo proposito bisogna sapere che il trasportino deve poter stare sotto il sedile di fronte e visto che abitualmente viaggiamo in economy sappiamo bene che in alcuni aerei lo spazio disponibile è davvero ristretto. E' preferibile quindi che il trasportino sia semi-rigido, non troppo morbido né troppo rigido, di modo che si possa leggermente adattare a quello spazio ma che possa essere anche abbastanza sicuro da non collassare e offrire protezione da eventuali pedate o colpi. Ho trovato un trasportino semi rigido fantastico raffigurato nella foto qui sotto.

Torniamo a noi: Abituare Joy al trasportino, che non conosceva per nulla non è stato troppo difficile. Ho cominciato da subito a tenerlo sempre aperto e a metterci dentro dei bocconcini succulenti e Joy, dopo averci girato un po intorno, iniziò a saltarci dentro per mangiare e a saltarne di nuovo fuori. Questo gioco lo praticai decine di volte al giorno senza mai chiudere il trasportino, e un poco alla volta lei cominciò a saltarci dentro anche senza che ci fossero biscottini o simili. Ci saltava dentro e mi fissava come a dire:"Beh? Non mi dai nulla?" Io la premiavo per quel suo atteggiamento ma facevo trascorrere un lasso di tempo sempre piu lungo tra i suoi "ingressi" e i "premi". Questo permise di allungare il tempo in cui lei permaneva nel suo trasportino e serviva ad abituarla a periodi piu lunghi. Il passo successivo fu quello di chiuderlo e riaprirlo subito, premiandola. Non volevo che associasse la chiusura a qualcosa di brutto. Lentamente allungavo i tempi di chiusura fino ad arrivare nel corso di un po' di giorni a un intera notte. Allungando i tempi di permanenza poteva accadere che cominciasse a lamentarsi, in parte perchè voleva il premietto in parte perche voleva uscire. A quel punto è stato imperativo non aprirlo mentre piangeva dato che rischiavo di insegnare al cane che basta piangere un po' per farsi aprire il trasportino. Questo sarebbe stato controproducente. L'ultima cosa che desideravo era salire sull' aereo con una chihuahua e quella sua "dolce vocina" a fare da compagnia a me e a tutti gli altri passeggeri per tutta la durata del volo. Ma non volevo nemmeno che divenisse un'abitudine notturna. La premiavo quindi solo negli attimi di silenzio senza stressarla troppo. Quando piangeva faceva sempre delle piccole pause e quello era il momento che andava "catturato" e premiato. Parliamo quindi di un eserczio iniziale che dura davvero solo pochi minuti. Se non avete esperienza allora chiamate un trainer che vi assista in questo delicato anche se semplice lavoro perche è facile sbagliarlo e avere un cane che piange tutto il tempo, mentre sta nel trasportino, o quando resta da solo in casa è sgradevole per il cane, per voi e per i vostri vicini.

Comunque una volta arrivata a lasciarla nel suo trasportino per una notte intera la facevo uscire la mattina presto accompagnandola nel suo spazio dedicato sul balcone per farle fare la pipì e in questo modo apprese anche a espletare i suoi bisogni fuori. . . Beh, almeno i primi della giornata... Ma questa è un'altra storia a cui dedicherò il prossimo capitolo.

Intanto eccovi la foto che ritrae le mie meraviglie ognuno nel suo trasportino, chiaramente Joy è al centro :)

 
 
 

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